Chitarra e Quartetto "Accademia Tadini"

Claudio Piastra chitarra, Quartetto “Accademia Tadini”

PROGRAMMA

​Glauco Bertagnin violino,  Andrea Maini viola, Silvia Mazzon violino, Marco Perini violoncello
​Antonio VIVALDI (1678 - 1741)Concerto in Re Maggiore
Allegro
Largo
Allegro
Mario CASTELNUOVO-TEDESCO (1895 - 1968)Quintetto op.143
Allegro vivo e schietto
Andante maestoso
Scherzo: allegro con spirito alla marcia
Finale: allegro con fuoco
Gaetano DONIZETTI (1797 - 1848)Quintetto in Do Magg.
Larghetto-Allegretto
Andante-Allegretto
Luigi BOCCHERINI (1743-1805)Quintetto IV in Re Magg. (G.448) “Il Fandango”
Grave assai - Fandango

GLAUCO BERTAGNIN

È nato a Padova dove ha compiuto gli studi musicali presso il Conservatorio "C. Pollini" diplomandosi con il massimo dei voti e la lode sotto la guida dl Maestro P. Juvarra. Dal 1978 al 1986 si è perfezionato al Conservatorio di Ginevra con il Maestro C. Romano, ottenendo il diploma di virtuositeè con menzione speciale d’onore. Ha partecipato a diverse rassegne e concorsi dove ha ottenuto premi e riconoscimenti (Vittorio Veneto, Pescara, Cesena, Città di Castello). Svolge un intensa attività cameristica in formazioni di vario genere, dal duo all’orchestra d’archi. Dal 1980 è altro primo violino solista dei "Solisti Veneti" con i quali ha preso parte a concerti per i più importanti festivals e nelle più importanti sale da concerto (Salisburgo. Edimburgo, Carnegie Hall, Bunka Kaikan Tokyio). Con "I Solisti Veneti" ha inoltre inciso numerosi dischi anche in veste di solista (Estro armonico di Vivaldi) e registrato per molte radio e televisioni in tutto il mondo. Insegna violino presso il Conservatorio "A. Vivaldi" di Novara. Suona un violino Guadagnini del 1803.

ANDREA MAINI

Violista, è nato a Carpi, Modena. Ha intrapreso gli studi musicali per caso e dimostrando da subito eccellenti qualità ha conseguito il Diploma di Viola presso il Conservatorio di Ferrara nel 1990, sotto la guida di Valerio Dallari. Ha poi affinato le competenze tecniche ed espressive alla prestigiosa accademia Stauffer di Cremona. Grazie alla sua professionalità e serietà si è distinto sin dalle prime audizioni nel 1987 e da allora è regolarmente invitato per collaborazioni presso i principali teatri italiani. A soli 23 anni ha vinto il concorso per l’orchestra Toscanini di Parma, e contemporaneamente ha intrapreso la carriera di Docente di Viola in Conservatorio, preparando e vincendo il concorso nazionale per esami e titoli del 1990.  Ha suonato come Prima Viola al teatro di San Carlo di Napoli dal 1999 al 2005, ricoprendo lo stesso ruolo in seguito presso altre Orchestre: Arena di Verona, Verdi di Salerno, Filarmonica Marchigiana, etc. Ha eseguito come solista in prima nazionale Electra di Ivan Fedele alla Scala di Milano. Si è esibito nelle principali sale da concerto di tutto il mondo, come ad esempio nelle straordinarie tournèe con il maestro Lorin Maazel e la Symphonica Toscanini in Giappone o nella apprezzata Tournèe negli U.S.A. dell’Orchestra da Camera Italiana diretta da Salvatore Accardo. Possiede uno splendido strumento costruito nel 1958 da Marino Capicchioni su modello Tertis, dal suono affascinante e ricco di armonici. 

SILVIA MAZZON

Si è esibita in numerose stagioni concertistiche in Italia e all’estero. In veste solistica ha vinto il terzo e secondo premio al Conc. Int. di Stresa, il primo premio al concorso Riviera della Versilia, alla Rassegna di Vittorio Veneto, al 15’ Concorso della Società Umanitaria di Milano e il terzo premio al 28’ Concorso Biennale di violino di Vittorio Veneto. In veste cameristica ha vinto il primo premio ai Concorsi Int. Cameristi dell’ Alpeadria, Rovere d’Oro, Luigi Nono e in duo con Francesca Vidal il primo premio al Conc. Int. Hyperion e il secondo premio al Conc. Int. Rovere d’Oro,Gaetano Zinetti, Rospigliosi e Val Tidone. Giovanissima allieva dei M.stri Gilels, Carlini, Semchuk e Vernikov, nel 2006 ha conseguito il diploma di secondo livello col massimo dei voti e lode. Silvia ha suonato assieme a musicisti come Segre, Campagnaro, Braconi, Fioravanti e Specchi. Si dedica all’esecuzione del repertorio contemporaneo e futurista collaborando coi compositori Pagotto, Lombardi e Ambrosini. E’ membro dei Filarmonici di Roma, orchestra del M’ Ughi che la invita regolarmente a suonare nel suo festival come solista e prima parte. Insegna violino presso l’Istituto Pareggiato A. Peri di Reggio Emilia e sta terminando il Master col M’ Grubert al Conservatorium Van Amsterdam.

MARCO PERINI

Musicista d’eccezione, si è avvicinato al violoncello all’età di sette anni, dimostrando da subito una natura di rara sensibilità e versatilità, doti che lo hanno portato a distinguersi sin dall’infanzia nel mondo musicale italiano. Diplomato a Brescia, formatosi in seguito ai corsi dell’Accademia di Santa Cecilia di Roma con Giuseppe Selmi è stato tra i fondatori dell’orchestra “Arturo Toscanini” di Parma di cui è stato primo violoncello solista, ruolo ricoperto anche nei complessi: Accademia “I Filarmonici”, i “Virtuosi Italiani”, i “Cameristi Lombardi”, “Ensamble Garbarino” e “Sestetto Italiano”, “I Solisti di Cremona”, ensamble di rinomanza internazionale, ottenendo consensi di pubblico e di critica in tutto il mondo. Ha registrato per radio e televisioni italiane ed estere, effettuando inoltre incisioni discografiche per la casa parigina Verany, per  la  Mediterraneo e la  Discantica. E’ stato membro per quindici anni  del Nuovo Klaviertrio, complesso con il quale ha tenuto centinaia di concerti in prestigiose sale di tutto il mondo (Salisburgo, Pietroburgo, Mosca, New York, Lipsia, Berlino, Parigi, Londra, Varsavia, Praga…). Successivamente allo scioglimento del gruppo, è seguito il suo impegno con il Trio Faurè con il quale svolge tuttora un’importante  attività concertistica. E’ stato titolare della cattedra di violoncello presso l’Istituto Musicale Pareggiato “A. Peri” di Reggio Emilia e presso la Civica Scuola di Musica di Cremona. Tiene corsi di perfezionamento presso l’Accademia “Tadini” di Lovere. È molto ricercato come insegnante per la sua capacità di relazionarsi con l’allievo trasmettendogli quella forza vitale che è amore e dedizione verso la musica, sia per ciò che concerne la parte tecnica che per quanto riguarda l’estetica e la capacità di trasmettere emozioni. Suona un violoncello Davide Teckler del XVIII sec.